Chi sono i radioamatori?

La maggioranza dei radioamatori autorizzati sono uomini, ma in molti paesi vi è un numero considerevole di qualificati operatori femminili.

Le statistiche indicano che l'età media dei radioamatori si aggira attorno ai 40 anni, ma in quasi tutti i paesi ove il Servizio d'Amatore viene incoraggiato si possono trovare fra essi molti studenti di età compresa fra i 14 ed i 18 anni, come pure molti uomini e donne attempati che sono attivi radioamatori.

Non sono pochi i radioamatori che vantano più di quaranta, cinquant'anni di attività.

Oggi vi sono circa due milioni di operatori autorizzati nel mondo, con la maggioranza in Giappone e Stati Uniti; in Europa il gruppo più numeroso è quello tedesco, con oltre 70.000 radioamatori, seguito dal Regno Unito; in Italia le stazioni autorizzate sono circa 40.000. I radioamatori si dividono in due grandi categorie: coloro che sono professionalmente nell'ambito di industrie radio ed elettroniche e coloro che non lo sono. Un'altissima percentuale dei professionisti del campo cominciarono ad interessarsi di radio e di elettronica sin dai tempi della scuola o come risultato della loro associazione ad un club d'amatori. Il movimento dei radioamatori costituisce una inestimabile base di attrazione per carriere scientifiche, progettistiche e tecniche di ogni genere.

Si è calcolato che circa il 40 per cento dei radioamatori autorizzati negli Stati Uniti lavora nel campo concernente le telecomunicazioni e l'elettronica e che l'85 per cento di essi fu indotto ad iniziare la carriera in tal senso da un interesse per i radioamatori. Le stesse percentuali valgono per gli altri paesi ove l'attività radiantistica è consistentemente affermata.

Da casa loro i radioamatori autorizzati possono parlare con altri colleghi, o per mezzo del Codice Morse (telegrafia) od a voce diretta (fonia) od anche, secondo tecniche più recenti, in telescrivente (RTTY), "commutazione di pacchetto" (packet radio) in TV e diverse altre nuove tecniche innovative digitali.

Le trasmissioni vengono effettuate su frequenze assegnate al Servizio d'Amatore da accordi internazionali. Si tratta infatti di un vero e proprio "Servizio" internazionale, riconosciuto formalmente tale nella Conferenza dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni tenuta a Washington nel 1927 e da una definizione ufficiale, che è rimasta da allora virtualmente inalterata.

L'autorizzazione significa, in effetti, l'aver ottenuto una licenza da un'apposita autorità governativa per operare apparecchiature ricetrasmittenti nella propria residenza o in altra sede, come pure su un veicolo, natante od all'aperto.

La licenza di stazione autorizza implicitamente ad usare alcune gamme di frequenza ed assegna al titolare un nominativo.

La prima parte di ogni nominativo (detta prefisso) è rilasciata in conformità con un elenco internazionale e contraddistingue la nazionalità della stazione stessa.

La parte rimanente del nominativo (detta suffisso) è personale di ogni radioamatore a scopo di identificazione. Il nominativo identifica ogni stazione, come la targa nel caso degli autoveicoli. Si consideri, ad esempio, il nominativo 5N2ABC: il prefisso 5N2 è assegnato alla Nigeria ed il gruppo di lettere ABC ad un singolo amatore di quel paese.

Coloro che desiderano ottenere una licenza di trasmissione dovevano dar prova all'autorità postale competente della loro conoscenza anche del codice Morse e della loro abilità tecnica. L'esame è progettato in modo da stabilire la conoscenza, da parte del candidato, dei regolamenti internazionali delle radiocomunicazioni nonché della radiotecnica teorica e pratica.

L'esame di telegrafia, ora abolito, era richiesto, qualora l'aspirante radioamatore fosse stato intenzionato ad operare sulle frequenze HF.

73 de Iz3ays Fabio Farina